venerdì 19 giugno 2009

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Dopo tanto tempo eccomi con un post. Forse ho deciso di riprendere a scrivere, o forse no. Comunque sia voglio provarci. Prendo spunto allora da un post appena letto per chiedermi cosa mi ha lasciato quest'anno accademico che si avvia alla fine. Innanzitutto questo è stato l'anno di una grande scelta, quella di passare allo studio della Storia, e nello specifico della Storia contemporanea. È stata una decisione dettata da vari fattori: prima di tutto l'ambizione di fare qualcosa che mi complicasse la vita, quasi una sfida contro me stessa. E poi la preparazione dell'esame di Storia contemporanea I mi aveva davvero entusiasmato, mi aveva fatto scoprire una qualità nascosta, la curiosità e la pazienza per la ricerca storica. E poi la Storia, che fin dal liceo mi aveva appassionato, mi è sembrata un modo per capire il mio presente, per rispondere alle domande di una vita che ci pone davanti a mille difficoltà. Queste difficoltà, che sono poi per me essenzialmente difficoltà di interrelazione, di comunicazione, di contrasto nella visione del mondo, mi sembra possano trovare grandi risposte nello studio della Storia. Perché forse se cominciassimo a capire da dove veniamo potremmo anche iniziare a capire dove andiamo.

3 commenti:

matteo ha detto...

Finalmente un post! Innanzitutto è un grande piacere sapere che hai preso spunto proprio da un mio post. Riguardo la scelta, per me hai fatto bene, è stata una mossa coraggiosa ma che condivido perche farai qualcosa che ti piace veramente, quindi è giusto così. Riguardo la "sfida personale" sarà certamente stimolante, ma è assolutamente alla tua portata, basta guardare il tuo percorso universitario fino ad oggi, i riusltati parlano chiaro e a tuo favore, per il resto, poi, basta crederci. Un abbraccio, Matteo.

Silvia Cupellaro ha detto...

Grazie per questi complimenti! Vedi che alla fine mi sono schierata con questo post!:-D Bacioni.

David ha detto...

Come quasi tutti i giorni, anche oggi sono passato per di qui nella speranza di poter leggere qualcosa di nuovo dopo Emilio Gentile. Ma soprattutto qualcosa di tuo. Quindi sono stato contento di averlo potuto fare con grande sorpresa.
Comunque l'ultima frase è molto Gauguin... Quanto te schieri!!!
Tanti baci e tanti brividi.
David